Il territorio della regione Sicilia è costituito quasi interamente dall’isola omonima, la più grande isola dell’Italia e del Mediterraneo, nonché la 45ª isola più estesa nel mondo; la parte rimanente è costituita dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie e dalle isole di Ustica e Pantelleria. È la regione più estesa d’Italia e il suo territorio è ripartito in 390 comuni a loro volta costituiti in nove province. È l’unica regione italiana ad annoverare due città fra le dieci più popolose del Paese: Palermo e Catania. È bagnata a nord dal Mar Tirreno, a ovest dal Canale di Sicilia, a sud dal Mar di Sicilia, a est dal Mar Ionio e a nord-est dallo stretto di Messina che la separa dalla Calabria.
La Sicilia è una regione totalmente insulare: è costituita, oltre che dall’isola principale, da un insieme di arcipelaghi e di isole minori che formano circa l’1,11% di tutta la superficie regionale. Compresa l’isola di Sicilia, vi sono 19 isole abitate. I principali gruppi di isole del grande arcipelago della Sicilia sono le Eolie, le Egadi e le Pelagie; le isole dello Stagnone e le isole Ciclopi, invece, costituiscono due piccoli arcipelaghi rispettivamente a ovest e a est dell’isola siciliana, di fronte le coste di Marsala, nel trapanese, e di Aci Castello, nel catanese. Ustica e Pantelleria, nel mar Tirreno e nel canale di Sicilia, formano due distinti comuni delle province di Palermo e Trapani. I centri storici di Siracusa e Augusta, nel siracusano, sono situati su due isole collegate alla terraferma.
Di forma triangolare, la Sicilia ebbe nell’antichità il nome di Trinacria o Triquetra. Le coste settentrionali, alte e rocciose, si aprono sul Mar Tirreno con frequenti ed ampie insenature, come i golfi di Castellammare del Golfo, di Palermo, di Termini Imerese, di Patti, di Milazzo e molti altri minori che ospitano ampie spiagge coperte di finissima sabbia. Ad est la costa ionica è più varia; strette spiagge di ghiaia fin quasi a Taormina e fra la foce del fiume Alcantara e Riposto; frastagliata verso sud, con insenature e baie come quella di Giardini Naxos; laviche come ad Acireale, e di aspre scogliere basaltiche fino a Catania. L’ampio golfo di Catania presenta una spiaggia di sabbia dorata, ma al suo termine la costa riprende ad essere rocciosa con una serie di fiordi tra cui quello di Brucoli. Quindi l’ampia baia di Augusta, che ospita il più grande porto commerciale della Sicilia, e il golfo di Siracusa nel quale la costa riprende ad essere sabbiosa fino quasi a Capo Passero. Il litorale meridionale – di fronte all’Africa – è generalmente sabbioso ed uniforme nella parte centrale formata dal golfo più vasto della regione, il golfo di Gela, mentre si presenta più vario nel ragusano e nel tratto agrigentino e trapanese.
Il clima della Sicilia è generalmente mediterraneo, con estati calde ed inverni miti e piovosi, con stagioni intermedie molto mutevoli. Sulle coste, soprattutto quella sud-occidentale, il clima risente maggiormente delle correnti africane per cui le estati possono essere torride. La Sicilia viene vista come isola del caldo anche invernale ma, soprattutto lungo la costa tirrenica e nelle zone interne, gli inverni possono essere anche rigidi e tipici del clima continentale.
La neve cade abbondante al di sopra dei 900-1000 metri, ma le eventuali ondate fredde possono facilmente portarla in collina e persino nelle città costiere (quest’ultimo fenomeno è più comune a Messina). I monti interni, in particolare Nebrodi e Madonie e l’Etna godono di un clima pienamente appenninico . Sulla vetta del vulcano non è infrequente vedere nevicate anche a luglio, quando la temperatura si abbassa per le consuete correnti atlantiche che battono l’isola a fine luglio, inizio agosto.
L’industria del turismo è un’attività in crescita, favorita dalla presenza sul territorio di numerosi siti archeologici (Morgantina, Segesta, Selinunte, Valle dei Templi e Villa del Casale) e di bellezze artistiche e naturali che suscitano l’interesse dei visitatori. Una grande importanza ha il turismo balneare: celebri attrattive sono le variegate coste e le isole minori. Negli ultimi anni si è investito sulla capacità ricettiva di strutture alberghiere, favorendo un incremento delle presenze nell’isola.
La Provincia di Messina, con circa 5 milioni di presenze turistiche annue, è la prima in Sicilia e tra le prime nel Sud Italia. Oltre alle ben conosciute mete turistiche e rinomate località, come Taormina, Isole Eolie, Erice, Isole Egadi, Cefalù, Monreale, Palermo e alcuni suoi borghi marinari come Mondello e Sferracavallo, nel catanese Catania, Acireale e Caltagirone, nel ragusano Ragusa e Modica, nell’ennese Piazza Armerina, nel trapanese San Vito Lo Capo e nel siracusano Noto e Siracusa, l’entroterra siciliano è ricco di storia, di tradizioni, ma anche e soprattutto di arte, cultura, fortezze, teatri, chiese, palazzi, castelli, necropoli, boschi e bacini naturalistici d’importanza, elementi caratterizzanti le aree interne della regione.